IL CORPO.
Passo indietro o passo avanti? Non è forse questa la dinamica spaziale e immaginifica da cui si proveniva?
Dalla complicità – che è sia accordo che disaccordo, sia intesa che conflitto – lo spazio si popola di linee e tensioni, punti e spunti, stimoli e accenti. Astrazione e concretezza prendono a convivere: così è possibile afferrare un sospiro attraverso un’elevazione e urlare contro il muro.
Lo spazio scenico si rivela animato, denso di metafore, similitudini che sono gesti e respiri, colori e frammenti emotivi, come una serie di frame di una vita intera spezzettata e rimessa insieme con una colla magica. Difficile immaginarselo immobile e silenzioso, lo sarebbe solo se i performer si fermassero, spegnando d’un colpo le voci dei fantasmi che ora come una moltitudine, una masnada popolano la scena, portati all’esserci solo dal respiro.
- abbracci 1
- abbracci 2
- abbracci 3

citazione di Carlo Lei dalla recensione Il sesso degli angeli
Come si scrive questo lavoro? ICE_CREAM, I_SCREAM, ICE_SCREAM… Me lo sono domandata molte volte da quando ho iniziato ad affrontarlo e dalla sua prima residenza ha cambiato nome molte volte, o meglio, è stato pronunciato diverse volte con svariate desinenze della stessa sostanza.
Col tempo ho fatto pace con i suoi mille volti e cercato di nutrire, dare spazio e voce ad ognuno di essi. E Trasmissioni è stata l’ultima tappa, quella sintesi che mancava e che mi ha permesso di dare valore e metodologia a una ricerca complessa.
Una parte di raccolta e diffusione di pratiche sul corpo e sulla voce nate dal processo artistico ma non esautorate nella forma scenica e quindi anche svincolabili da essa.
E la performance scenica che è un distillato di materiali caleidoscopici che sono certa nutriranno ancora per molto il mio cammino coreografico.
Giselda Ranieri
NUTRIRE LA COMPLICITA’
- ph@Giulia Lenzi
PRATICHE SOMATICHE CORPO RESPIRO