ONDE_Cantiere nomade
condotto da Simona Bertozzi
Dall’ 11 al 13 dicembre
TEATRO DEL LIDO
Sono aperte le iscrizioni per il laboratorio ONDE_Cantiere nomade condotto dalla coreografa Simona Bertozzi che si terrà dall’ 11 al 13 dicembre 2023 al Teatro del Lido, Via delle Sirene, 22, Lido di Ostia nell’ambito di Teatri di Vetro_Composizioni 2023.
Rivolto a danzatrici e danzatori.
Per candidarsi potete inviare una mail a promozione@triangoloscalenoteatro.it con curriculum, due foto, lettera motivazionale e breve video di precedenti lavori.
La scadenza per l’invio delle candidature è il 30 novembre 2023.
Il laboratorio è gratuito, i posti sono limitati.
Il laboratorio prevede un’apertura al pubblico il 13 dicembre.
Per maggiori info e invio materiali / promozione@triangoloscalenoteatro.it / cell +39 339 2824889
ONDE_Cantiere nomade
ONDE_cantiere nomade è un progetto artistico in cui alcune keywords-sezioni coreografiche-immagini dello spettacolo ONDE vengono riaperte e elaborate con gruppi di danzatori del territorio.
La possibilità di riattualizzare dei materiali già strutturati verso nuove declinazioni corporee e immaginifiche, fa pensare a una danza sconfinata e infinita. Alla materia sottile di ogni approdo e alla potenza generativa di ogni sbilanciamento e vertigine posturale.
Fa pensare all’onda che si ripropone, ma sempre diversamente, e alla capacità di rigenerarsi nel ritmo, attraversando molteplici forme di prossimità, concatenamento e reciprocità, con l’ambiente, con l’altr* da sé.
Durante la pratica si susseguiranno specifiche modalità di ingresso nell’improvvisazione e nella possibilità compositiva, partendo sempre da una mappatura anatomica che predisponga all’accordatura con lo spazio (vettori, geometrie, off balance, gravità) e all’organizzazione delle azioni, e relazioni, in tempo reale.
Si giungerà poi alla creazione di un dispositivo coreografico definito e ripetibile in grado di appoggiarsi, con sempre mutevole andatura, all’immediatezza dell’agire performativo.
SIMONA BERTOZZI
Coreografa, danzatrice e performer, Simona Bertozzi è laureata al Dipartimento delle Arti, della Musica e dello Spettacolo dell’Università di Bologna. Una delle pioniere delle rivoluzioni dell’arte coreutica novecentesca, Loïe Fuller, è stata l’oggetto della sua tesi di laurea. Da giovanissima, si è formata in ginnastica artistica e danza classica, per poi approfondire lo studio della danza contemporanea in Italia e in diversi Paesi, tra cui Francia, Spagna, Belgio e Inghilterra. Numerose le sue collaborazioni come interprete, tra gli altri con i coreografi Tomas Aragay (cia Societat Doctor Alonso-Spagna) e, dal 2005 al 2010, con Virgilio Sieni.
Inizia l’attività di coreografa nel 2005, con un percorso di ricerca e produzione lavorando con danzatori e performer professionisti, ma anche con bambini, adolescenti e amatori, con richiedenti asilo e con giovani immigrati di seconda generazione. Simona Bertozzi pratica una danza in cui la coreografia costituisce un territorio di accadimenti, un sistema complesso abitato dal corpo, risultante di pratiche, pensieri e discipline che rendono la creazione una entità stratificata, in dialogo con il presente.
Nel 2007 vince il concorso coreografico GD’A (Giovani Danzautori dell’Emilia Romagna) e nel 2008 fonda la Compagnia Simona Bertozzi | Associazione Culturale Nexus. Negli anni i progetti hanno ottenuto sostegni e ospitalità da parte di importanti circuiti regionali, italiani ed europei, mediante coproduzioni e residenze coreografiche con circuitazione nazionale e internazionale. Nel 2008 è la coreografa italiana selezionata per il festival Aerowaves, The Place Theatre (Londra) e nello stesso anno con il solo Terrestre prende parte al progetto internazionale Choreoroam, sostenuto da British Council/The Place, Dansateliers/Rotterdam e Bassano Opera Festival.Con il collettivo Gemelli Kessler (Simona Bertozzi, Marcello Briguglio, Celeste Taliani) vince Il Coreografo Elettronico 2009 come miglior produzione indipendente con il lavoro di video danza: Terrestre-movement in still life. Nel 2012 il collettivo si occupa della creazione di I was wondering, opera di video danza realizzata per il centenario della nascita di Michelangelo Antonioni.
Negli anni si sono consolidate importanti collaborazioni con artisti e studiosi tra cui: Francesco Giomi direttore artistico di Tempo Reale, Enrico Pitozzi e Cristiana Natali docenti dell’Università di Bologna, Egle Sommacal musicista e chitarrista dei Massimo Volume, Angela Baraldi attrice e cantante e Tabea Martin coreografa e danzatrice con cui ha co-creato This is my last dance lavoro che ha avuto una importante circuitazione europea tra cui gli Swiss Dance Days.