Un danzatore, solo in scena, si divincola tra citazioni di natura e qualità diverse, con un focus su un’intera scena del film del 1921 The Playhouse, in cui Keaton interpreta una scimmia che imita dei clichés dell’umana borghesia.
Si condivide un’apertura nella creazione di Trickster, in cui la danza è costruita attraverso un collage di materiali plurali e multiformi: attraversamenti imprevedibili che dispongono il corpo in uno stato di costante domanda.
La drammaturgia fisica è nutrita dalla pittura sensuale e cinetica di Francis Bacon.
Il ritratto che ne emerge è un corpo abitato, animato dal dialogo continuo e serrato tra la propria specificità anatomica e gli inviti, quasi acrobatici, delle partiture.