Frutto di quattro anni di ricerca intorno al tema della compresenza di due corpi diversi per abilità e percezione, di un’indagine approfondita sulla relazione, sul supporto vicendevole, sull’accettazione di limiti invalicabili pur tendendo al loro superamento, BRAVE nasce da un forte desiderio che non mette in azione i soli corpi sulla scena ma una piccola comunità che accoglie e protegge. Non c’è bravura, non c’è coraggio. C’è determinazione e desiderio. Ci sono due corpi che si incontrano: un corpo che torna in scena dopo nove anni di assenza, e un corpo che cerca una nuova modalità di presenza nella scena.
Iniziato nel maggio 2019 con un dialogo a distanza tra la coreografa e la danzatrice e proseguito in presenza dal 2021, BRAVE è parte del progetto di ricerca coreografica ELP di Paola Bianchi, un’indagine sulla relazione tra parola descrittiva e danza attraverso la trasmissione via audio di archivi di posture. Le descrizioni delle posture del corpo di Paola Bianchi nell’atto di incarnare le immagini presenti negli archivi di ELP hanno generato gli stati del corpo di Valentina Bravetti, portandola ad assumere forme, tensioni e ritmi personali, svincolati dal modello visivo del corpo della coreografa. La forma del tappeto rosso che contiene l’azione e le linee guida dello spazio in senso coreografico sono state determinate dalla Deposizione di Rosso Fiorentino, tavola conservata alla Pinacoteca di Volterra. L’analisi delle posture delle figure che circondano il cristo in un balletto di mani e di sguardi è diventata l’asse portante di una parte del lavoro coreografico.
La ricerca coreografica ELP di Paola Bianchi ha tracciato la linea d’azione di un progetto di accessibilità per persone cieche e ipovedenti attraverso l’audiodescrizione poetica di BRAVE a cura di Carolina Cangini, Debora Pradarelli, Isabella Bordoni, Paola Bianchi, Valentina Bravetti, interpretata dal vivo da Carolina Cangini.