Collocarsi in uno spazio infrasottile: tra la pelle e il tessuto che la ricopre. Agire a partire da questo luogo, tra pulsione e inibizione, tra fiducia e negoziazione della distanza, in una condizione di imminenza, mantenendo tutta la potenza della condizione dell’essere sul punto di.
Consideriamo il pudore, come un’altra declinazione del concetto di aporia, una possibile riattivazione della sfera alogica della coscienza, quel trattenersi e saper sostare nell’erotismo del dondolio.
Condizione fondamentale all’origine del pudore è un certo “squilibrio”, dato dalla compresenza di direzioni opposte, in un ingorgo di pulsioni. Di questo sentimento ci interessa la sua struttura specifica, l’andamento oscillatorio che mette in atto. Informare le nostre pratiche a partire dall’osservazione di questo stato, è avvicinarci a questa pausa non immobile, per osservare quali forme, quali corpi, possano generarsi.