La Trilogia nasce dal desiderio covato nel tempo di una formazione artistica, di dare luce alla propria natura corporea indagandola nei suoi aspetti più sfuggenti, interroganti e nascosti. Ha osato avvicinarsi all’opera rinnovatrice nel campo dell’arte iconografica, di tre autori dei secoli scorsi: Egon Schiele, Francis Bacon, Auguste Rodin, proponendo un percorso creativo che non parte dal rivisitare gli artisti in linea cronologia e storica, quanto piuttosto dal seguire un’altra mappatura sensibile ed empirica fatta di impressioni, urgenze, disorientamenti, attrazioni. Il progetto che ha come nodo cruciale la questione del corpo nell’epoca contemporanea e la carnalità del corpo scenico, ha tentato di sbrogliare la grande e oscura fascinazione ricevuta e subita al cospetto delle opere, del pensiero, delle poetiche dei tre artisti. L’approfondimento dell’incontro tra il corpo e l’immagine – una immagine data, creata, restituita- ha messo in campo esercizi conoscitivi del corpo provenienti da diverse concezioni e tradizioni e esplorato, intrecciato strategie di creazione tra i moti performativi e i processi di stampa fotografica.