Un confronto aperto e condiviso con i partecipanti sulle modalità compositive e di improvvisazione di SECONDO NOME a partire dal progetto performativo Spettro Variabile, la cui costruzione modulare flessibile può essere funzionale alla sperimentazione sui linguaggi poetici. Ponendo al centro la qualità del rapporto fra elementi espressivi quali corpo, suono, luce, video e mettendo a fuoco il ruolo che ciascuno di questi occupa in relazione agli altri in una porzione di tempo e di spazio, verrà generato un evento performativo espanso come specifica variazione del progetto originale.