Spazio personale e libero nell’incontro, nella comunicazione di visioni e pensieri.
Prima del movimento, il dialogo e la parola per affondare nell’intuizione, circondata poi da letture ed esperienze condivise. La convivenza delle due singole autonomie della pratica corporea nel tempo e nello spazio prepara le specificità di ciascuna al lavoro comune. Nel reciproco dono di proposte di esplorazioni da attraversare da sole o insieme, ci osserviamo e ci proteggiamo l’un l’altra nella ricerca dell’ignoto. Analizziamo i fatti emersi nelle pratiche di improvvisazione per poi strutturarli dalla minima alla massima definizione del movimento e della sua relazione con lo spazio. Ci affidiamo ad una traiettoria di ricerca il più possibile organica che possa giungere ad una prospettiva drammaturgica coerente.