“ Non si vive in uno spazio neutro e bianco. Si vive, si muore, si ama in uno spazio quadrettato, ritagliato, variegato, con zone luminose e zone buie, dislivelli, scalini, avvallamenti e gibbosità, con alcune regioni dure e altre friabili, penetrabili, porose.”
Michel Foucault
SOMEWHERE nasce da una riflessione su come gli spazi in cui viviamo condizionino le relazioni umane e quanto, alcuni di questi possano intensificare il senso di solitudine dei corpi e i loro possibili vuoti relazionali. Partendo da una ricerca sulle eterotopie-non luoghi ci siamo chieste cosa ci accade e che meccanismi di relazione mettiamo in atto quando ci troviamo connessə in questi spazi, che oggi per le loro caratteristiche alimentano alienazione, individualismo, velocità, desolazione, spersonalizzazione, rumore. Siamo esistenze parallele che talvolta deviano intersecandosi in incontri effettivi o illusori, che percepiscono l’Altro a partire dal proprio confine interiore. Inevitabilmente si attraggono e arrivano a relazionarsi tra il visibile e l’invisibile. Si lasciano “toccare” da uno sguardo, si scambiano il ritmo dei passi ma non il personale esistente cammino reale e immaginario. Ri-costruiscono un linguaggio comune con cori imperfetti, gesti vivi dal fragile equilibrio tra risonanze e differenze. Cercano nuovi sentieri. Raggiungono tanti ovunque e tanti da nessuna parte perdendosi tra crepe ombrose e distese di luce, seguendo un tempo fuori dal tempo. Dove Siamo?
SOMEWHERE vuole essere una dichiarazione di speranza che io e l’Altro, monadi nello stesso sistema, possiamo riconoscerci, ritrovarci e accoglierci reciprocamente, ovunque… da qualche parte.