Il corpo e la questione del corpo: materia spirituale, enigma, enormità senza fine. Questo esserne contenuti e al tempo stesso estromessi. Questo disagevole abitarsi perché non se ne riconoscono più gli assi cartesiani, o questa forza dignitosa, banale, sacra, profana di essere solo corpo, emanazione di corpi. Corpi resi stretti, pieni, che gridano un esubero, una via di fuga o di conquista di sè nel porsi smisurato. Presenze ferrose nella carne e nello spirito. E’ necessario far saltare la proporzione aurea, il ricamo rappacificante e lasciare che qualcosa accada impudicamente o che qualcosa sia irriducibilmente.