La riduzione de I Negri per burattini e fantocci sarà allestita nel 2020 e innestata, nella scrittura scenica finale di Un chant d’amour, a scene concepite come ‘quadri di Provincia’, nei quali gli attori assumeranno le funzioni iconiche di ‘maschere d’attualità’.
In questo dispositivo ne verranno presentate alcune nell’atto della loro costruzione: le figure di Pamela Mastropietro e Luca Traini; lo spettro di Matteo Salvini, mostrato in contrasto e continuità con la figura dell’Attivista Antagonista; il criminologo ‘televisivo’ Alessandro Meluzzi, che giunto a Macerata per una conferenza sulla vittima, celebra prima una messa come officiante della Chiesa Ortodossa Autocefala, di cui si è auto-proclamato Arcivescovo … e ancora, il Disoccupato, che per disperazione lancia un sasso contro la sede della ONG che si occupa di accoglienza e scappando grida ‘Prima gli italiani’, innalzando orgogliosamente il pugno chiuso comunista; fino alla Vecchietta che, con voce tremendamente mite sputa frasi xenofobe, che ricalcano ossessive e violente i commenti della pagina fb ‘Sei di Macerata se…’ – insomma, un canto d’amore.