Nella retorica antica il procedimento descrittivo dell’ekphrasis era una competizione tra linguaggi, ma anche una competizione tra tecnici della comunicazione. L’oratore invitava gli ascoltatori a ricreare nella mente, ascoltando il suo discorso, un’azione immaginata o un’opera d’arte, per affermare la potenza della parola. In qualche caso sfidava immagini visibili e invitava il pubblico a chiudere e riaprire gli occhi per paragonare la potenza descrittiva del discorso verbale all’efficacia della composizione figurativa.
Raimondo Guarino
EKPHRASIS nasce dal confronto con dieci giovani danzatrici e danzatori (dai 23 ai 28 anni) ai quali ho “consegnato” le descrizioni di alcune posture – un archivio di forme presenti nel mio solo ENERGHEIA, fulcro centrale del progetto ELP. Dall’incarnazione delle posture attraverso l’ascolto delle descrizioni – un processo che esclude il corpo del maestro come veicolo di trasmissione del movimento – è nata una nuova struttura coreografica individuale e collettiva che si sviluppa tra consonanze e dissonanze concentrandosi sul senso del movimento. La genesi di EKPHRASIS rivela la funzione della descrizione dell’opera sull’incarnazione personale da parte di chi ascolta.
Verrà sviluppato
EKPHRASIS è parte del progetto ELP che indaga la relazione tra parola e movimento attraverso la “trasmissione” di archivi di posture.