Il set di Chra è una costante e minimale contrazione, una membrana duttile fatta di onde avvolgenti, dove la materia sonora si alterna fra elaborazioni ritmiche/oniriche e momenti di fluttuazione molto vicini al silenzio: pulsazioni, basse frequenze e un background di mondi altri verso i quali ci trasporta la sound artist. L’improvvisazione, tra strumenti analogici e digitali, è un passaggio all’interno del suo immaginario, notturno e accogliente, impalpabile ed evocativo, e un nuovo input per il nostro subconscio.