I fantasmi, i non-detti, la polvere sotto il tappeto.
Le eredità materiali e culturali del colonialismo sopravvivono nei nostri spazi pubblici e privati, nelle strade e nei musei, soprattutto nei musei etnografici. La questione del patrimonio coloniale è in questo momento al centro della riflessione di molti paesi europei, sia rispetto al tema controverso delle restituzioni, sia rispetto all’urgenza di decolonizzare spazi, narrazioni, epistemologie, assetti strutturali, immaginari culturali, che arriva da movimenti di attivistx in tutto il mondo. Fra le varie possibilità, il focus dell’incontro sarà l’attivazione di processi di risemantizzazione, attraverso pratiche di artistx e attivistx con, nel, attraverso lo spazio pubblico, dentro e fuori il museo, prendendo in considerazione in particolare il contesto italiano.