direzione artistica Roberta Nicolai
realizzazione Associazione culturale Il triangolo scaleno
Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico “finalizzato alla raccolta di Proposte progettuali per la realizzazione di eventi, manifestazioni, iniziative e progetti di interesse per l’Amministrazione capitolina di rilevanza cittadina” promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura e con il Patrocinio del VII Municipio.
CALL PLAY CLOWN
laboratorio teatrale di clown
A cura di Fiora Blasi
Dal 20 al 24 maggio, Ex Sala Consiliare Villa Lazzaroni. È prevista un’apertura finale venerdì 24 maggio.
Il laboratorio è GRATUITO e aperto a tuttƏ dai 18 anni in poi. L’importante è essere motivatƏ. Numero massimo partecipanti 12.
Chi è un clown? Da dove viene? Cosa è venuto a fare qui?
Il clown che studieremo è un clown legato al teatro, cugino del pagliaccio del circo non ha invece parentela con quello delle feste d’animazione, immagine stereotipata che tanto diverte i bambini e meno i grandi. Una cosa certa è che un clown vuole far ridere, il come è tutto da scoprire!
Al centro del laboratorio la scoperta del proprio clown. Il clown è uno strumento potente per qualsiasi tipo di attore, attrice e performer, ma anche per chi desidera mettere in gioco una parte di sé ironica, intuitiva e aperta. L’uso del naso rosso fa sentire con chiarezza dove il nostro processo creativo si accende, è un’efficace bussola interna che permette di riconoscere se la nostra presenza in scena è fluida, vera e pronta al gioco, attraverso la possibilità di ridere di noi stessi e delle situazioni che ci mettono in imbarazzo. Come diceva Jacques Lecoq: “non si può fare il clown, lo si è”, questo necessariamente rende ogni clown diverso e ogni improvvisazione clownesca un mondo a sé. Ci sono clown forti nella parola, altri silenziosi, alcuni molto fisici, altri ancora metafisici, alcuni a cui piace danzare, altri che si divertono a fare acrobazie. Clown cattivi che triturano il pubblico, altri particolarmente ingenui… Il punto è che il clown siamo noi in modo molto autentico. L’arte del clown, quindi aiuta a conoscere la propria poetica. Ovviamente il clown parte da una zona espressiva precisa, lo humour e ha il difficile compito di far ridere…
I Clown sono una necessità di questi tempi, sono una parte della nostra libertà.
Jacques Lecoq
PERCHE’ PROPORRE UN LABORATORIO SUL CLOWN: il clown non è una figura consolatoria, ma con la sua ingenuità esprime un punto di vista critico e filosofico sull’esistere. In una società della prestazione il clown è un antieroe, un sovversivo e questo mi fa simpatia. Non è detto che l’impresa riesca, ma se affrontati con consapevolezza e grazie all’acquisizione della tecnica, i limiti personali, nel mondo del clown, possono diventare forza teatrale.
PERCORSO PER PUNTI: Giochi e improvvisazioni. Azione, reazione. Ritmo, contro ritmo. Scoperta del naso rosso. Travestimenti che smascherano. Voce naturale e voci nascoste. Gioco fra l’Augusto e Madame Loyal.
INFO
Da lunedì 20 a venerdì 24 maggio il laboratorio si svolgerà dalle 10,00 alle 17,00 presso l’ Ex Sala Consiliare Villa Lazzaroni.
Gli orari di venerdì 24 maggio giorno dell’apertura al pubblico verranno concordati durante il laboratorio.
Iscrizione obbligatoria entro l’11 maggio inviando una mail a promozione@triangoloscalenoteatro.it
N.B. Si richiede la partecipazione a tutti i giorni di laboratorio.
Numero massimo partecipanti 12.
Le iscrizioni verranno accettate secondo l’ordine di arrivo.
Per informazioni: promozione@triangoloscalenoteatro.it – 339 2824889