ELP | progetto e metodo
BRAVE è parte del progetto ELP di Paola Bianchi. Acronimo per Ethos Logos Pathos, ELP è un articolato progetto di ricerca coreografica legato a un’indagine approfondita del corpo, delle relazioni tra i corpi e degli immaginari culturali di cui i corpi sono depositi. Avviato nel 2018 il progetto ELP ha generato una serie di archivi:
memorie occidentali – nato dal coinvolgimento di 40 persone nate e cresciute in Italia alle quali Paola ha chiesto quali fossero le immagini pubbliche impresse nella loro retina e ancora vive nella memoria visiva
altre memorie – nato attraverso il coinvolgimento di 40 persone con background migratorio che vivono in Italia che hanno condiviso le immagini fissate nella loro memoria visiva
corpi della protesta – immagini relative alle proteste dal 2000 a oggi raccolte nel web
corpi del lavoro – che indaga la trasformazione dei corpi che agiscono, che subiscono il lavoro, sia esso statico o dinamico; un archivio non più connesso a immagini ma a testimonianze vive che si sta sviluppando attraverso interviste e immersioni temporanee in diversi luoghi
corpi reclusi – un’indagine che parte da testimonianze di deportate e deportati politici nei campi di sterminio nazisti.
Una sorta di album che via via aumenta le sue pagine e si arricchisce di immagini, di parole, di suoni, di corpi.
Ogni archivio, ogni sezione dell’album ha dato vita a un solo di Paola, sezionato poi in posture descritte e registrate che hanno generato altri dispositivi con altre e altri interpreti.
Il metodo nato dal progetto ELP prevede l’eliminazione del corpo della coreografa come modello da seguire e imitare e ciò avviene attraverso la trasmissione via audio di archivi di posture generati da immagini incarnate precedentemente dal suo corpo. La descrizione è esclusivamente anatomica e non prevede alcuna “sensazione” aggiuntiva, alcuna indicazione legata alla modalità di incarnazione della postura, alcuna indicazione coreografica: è semplicemente una posizione del corpo. Tale posizione viene incarnata in modo assolutamente personale; ogni individuo riceve l’istruzione via audio e incarna la postura nel modo in cui la comprende e nel modo in cui il suo corpo la capisce e la sente, ogni personalizzazione della postura è quindi benaccetta.
Questo il metodo utilizzato per la creazione di una parte della coreografia di BRAVE.
Eliminare il proprio corpo significa sottrarsi all’imitazione ridicola del movimento ma non significa escludersi dal processo di creazione. Significa accettare altri corpi senza tentare di plasmarli a propria immagine e somiglianza, dare spazio a quei corpi accogliendone le diversità; significa spingere l’interprete a percepire il proprio corpo come unico; significa aiutare l’interprete a riempire la forma di contenuto, a distruggere la forma per far sì che in ogni istante il corpo sia presente; non significa negare la propria autorialità ma opporsi alla gerarchia di potere.
https://elpdance.blogspot.com/