Roberta – L’ampiezza dello spazio tra i due corpi, le due individualità. Essere nello spazio. Essere spazio.
Somewhere è una forma di coesistenza. Anche se la struttura lavora sul continuo ascolto e interazione, sulla generazione reciproca, in realtà poi i due corpi lavorano su traiettorie personali molto forti e definite.
Ci sono due prospettive – quella di Ilenia e quella di Lucia – che sono diverse e poi c’è Somewhere, che apre con il fuori architettonico e fa sì che quel fuori riverberi nel rapporto che Lucia e Ilenia hanno tra di loro. Ognuna è il fuori dell’altra. E aver messo tutto quello spazio in mezzo fa sì che ci sia una grandissima possibilità, un grande spazio di movimento per l’una e per l’altra.
Lucia – io e Ilenia creiamo un vuoto, un vuoto di possibilità in cui comunichiamo dentro e fuori. Non è solo un venirsi incontro, un voler stare in quello spazio tra di noi, ma anche essere proiettate verso altro.
Il corpo ha bisogno dell’esterno per costruirsi. La definizione di una cosa non avviene all’interno della cosa ma ci sono forze che agiscono sulla definizione dell’identità. Questa questione è centrale in Somewhere ed è a diversi gradi di profondità.
Lucia
SOMEWHERE appunti dal quaderno
“nel dettaglio si nasconde ogni forma divina” Gustave Flaubert
“il corpo non è proprietà individuale ma entità collettiva, ma entità collettiva, corpo sociale che non trascende l’individuo singolo ma lo fonda con questo.” Marc Augé
“il corpo è una moltitudine affollata, una specie di baule a soffietto che non finisce mai di rivelare ciò che racchiude… e racchiude tutte le realtà” Antonin Artaud
“non appena c’è un mondo, ci sono corpi che si incontrano, si distanziano, si attirano, si respingono, si mostrano, contemporaneamente dietro di loro, intorno a loro, la notte incompiuta delle loro provenienze”
Parole chiave: spazio –trasformazione- tempo –relazione- presenza – l’altro – dimensione del tempo – alfabeto comune – bolle
Relazione con l’altro
Il vuoto che ci separa … qual è il tempo dello stare vicini?
Eterotopie: vuoti pieni di relazione
Precarietà
Velocità
Individualismo
Solitudine
Alienazione
Differenza
Atemporalizzazione
Relazione di significato con le immagini proiettate.
Le architetture proiettate non sono dei non luoghi, sono architetture brutaliste simbolo di un pensiero architettonico sociale utopico e fallimentare. Luoghi di estrema vicinanza umana ma generatori di degrado, distanze, soffocamenti, solitudine, abbandono e all’interno degli stessi edifici e in relazione all’intera realtà urbana nella quale sono stati progettati.