Dunque ci sei? Dritto dall’attimo ancora socchiuso?
18 anni di Asinitas, una cerimonia collettiva.
Una traccia in cui vive una domanda che continua ad interrogare noi, la scena e il pubblico, per capire insieme se c’è qualcuno dall’altra parte del filo, se riusciamo a toccarci ancora, a stupirci attraverso il teatro. Nella seconda traccia, La voce umana si è raccolta in quelle di Sara e Zara, due donne iraniane che hanno partecipato al progetto di teatro comunitario che abbiamo condiviso con Asinitas. Due voci che si sono fatte “voce del mondo appesa a un filo” – come nel testo di Cocteau – e che sulla scena diventano testimonianza, rito di passaggio e occasione di celebrazione dei 18 anni di Asinitas. La Traccia 2 è l’esperimento di narrazione di un processo ancora in piena trasformazione: uno spazio sonoro che accoglie, una tovaglia stesa a terra che invita, una possibilità di partecipazione corale per moltiplicare le tracce di questa infinta voce umana.
“La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo”.