Attraverso la lettura di uno scritto di Massimiliano Civica intorno all’arte e al teatro (nel film eseguita da Bobo Rondelli) vengono affrontati temi dell’arte teatrale e dell’arte più in generale, la relazione tra la realizzazione di un’opera e il suo pubblico, l’efficacia e il senso del lavoro teatrale in rapporto alle altre arti, la riproducibilità dell’opera d’arte e il rapporto tra essa e colui che la concepisce. L’opera è qualcosa di concluso e per questo la sua efficacia è andata perduta? È possibile frequentare un’esperienza creativa attingendo ai processi che l’hanno generata? L’opera appare come un pallido ricordo di ciò che l’ha ispirata? Il film è stato interamente girato al Museo di Storia e Scienze naturali di Genova. La tassidermia diventa metafora del rapporto tra quanto nell’arte, e nella vita, può essere vissuto e quanto invece, proprio nel suo farsi, si perde.