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Il terzo numero festivaliero di T è dedicato ad AMBIENTI che inaugura quest'anno al Teatro India di Roma dal 14 al 16 dicembre all'interno di Teatri di Vetro.
AMBIENTI è una zona emersa dell’atlante del Festival, in cui il teatro si trasformerà in tre distinti atelier d'artista. È un atto di decentramento, uno spazio cangiante e inedito in cui poter sostare osservando tracce performative, testuali, audio e visuali e sperimentando la frequenza degli oggetti, degli stati corporei e la trama delle loro relazioni interne.
Il 14 dicembre dalle 15,00 alle 18,00 Alessandra Cristiani sfoglierà le pagine del suo Diario performativo. Materiale n potenza, il 15 dicembre dalle 15,00 alle 18,00 Chiara Frigo condividerà la ricerca di MATRIOSKA e infine il 16 dicembre dalle 15,30 alle 18,00 Paola Bianchi ci darà le chiavi di Anarchivio FABRICA.
Scorrete T per leggere i testi inediti che le coreografe ci hanno donato per raccontare ciascuna il proprio ambiente.
Poi sarà il tempo di entrare nel pieno di OSCILLAZIONI, la cornice di osservazione dei processi di creazione delle arti sceniche contemporanee tra spettacoli, pezzi di danza, performance, pratiche corporee, installazioni, sperimentazioni musicali, progetti di partecipazione, incontri e presentazioni che si terrà sempre al Teatro India dal 18 al 22 dicembre con DEHORS/AUDELA, Opera Bianco, Michael Incarbone e Erica Bravini, Bartolini/Baronio, Alessandra Cristiani, Menoventi, Simona Bertozzi, Paola Bianchi, Roberto Corradino/Reggimento Carri, Giovanna Velardi, Cie MF, Lucia Guarino e Ilenia Romano, Fanny & Alexander e per la sezione ELETTROSUONI con Økapi, Silvia Cignoli, Masmas, Diacronie Duo e Ruggero Fornari.
Scoprite il PROGRAMMA COMPLETO e se volete prenotare i vostri posti o ricevere informazioni scrivete a promozione@triangoloscalenoteatro.it.
Buona lettura e ci vediamo a Teatri di Vetro Festival! |
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TEATRI DI VETRO, Festival delle arti sceniche contemporanee - direzione artistica Roberta Nicolai - giunge alla 17esima edizione grazie al sostegno di MIC, della Regione Lazio e in collaborazione con Teatro di Roma, Teatro del Lido, Fondazione Carivit, Comune di Tuscania, ATCL Lazio, Fortezza Est.
OSCILLAZIONI, promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, è vincitore dell'Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 - 2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE.
In rete con PinDoc, TenDance Festival, Teatro Akropolis, Testimonianze ricerca azioni Festival, Danae, Altofest, Rete Italiana Europe Beyond Access 2021-2023 In partenariato con Accademia Nazionale di Danza, AnticorpiXL, ORBITA Spellbound Centro di Produzione Nazionale della Danza, Vera Stasi, Periferie Artistiche, TWAIN, La Lupa, Tuscania Arte, NdN Network drammaturgia Nuova: IDRA., AMAT, CapoTrave/Kilowatt Festival, Campo Teatrale, Centro Teatrale MaMiMò, DRACMA, 20 Chiavi Teatro, R.A.M.I. Residenza Artistica Multidisciplinare ILINXARIUM, Quartieri dell’Arte Festival, Teatro Libero Palermo, Teatro Stabile Verona, Teatro della Tosse, TRAC. In media partnership con Yogurt Magazine, Liminateatri, Radio Frammenti, Krapp’s Last Post. |
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AMBIENTI | Alessandra Cristiani |
AMBIENTI | DIARIO PERFORMATIVO. MATERIALE N POTENZA atelier di Alessandra Cristiani
14 dicembre, ore 15,00-18,00 - Teatro India
Artisti coinvolti: Samantha Marenzi, Alberto Canu, Ivan Macera, Alessandra Cristiani
Claude Cahun è una figura inarrivabile.
Il cammino personale in cui ti immette l’avvicinarla attraverso modalità grafiche, fotografiche, attraverso il piglio acuto e insondabile della sua scrittura, è abissale, critico, segreto, è un generatore perenne di possibili altri da sé. Ho osservato il mio muovermi intorno ai materiali dell’artista e il mio contenere il disorientamento mettendolo in dialogo con le parole di una guida, parole che risuonano per me come dei principi e principi che indicano per me sentieri e sensibilità corporee.
Si tratta del danzatore giapponese Masaki Iwana (1945-2020) e della ricerca del suo Butoh Blanc:
“It will be something that is indescribably obscure and yet securely contains lawyers of ondulation underneath rather like waves on the surface of a dark swamp.” (Butoh - A Vector Crushed by Once’s Own Teeth, 1989, Archivio Masaki Iwana)
“Once expressor is taken away the self or subject quite naturally emerges. In other words, the expressor’s true presence replaces expression.” (The Body and Dacing at the Core of Being Left Behind, 1992, Archivio Masaki Iwana)
Su questi fondamentali vorrei condividere segni performativi, approfondimenti sull’artista Claude Cahun, immagini, suoni, interrogativi metodologici. Non ci sono risposte, ma percorsi solitari o complici. Esistono luoghi, concreti e non, dove ci si convoca l’un l’altro per cogliersi veri e compiere insieme qualche passo in più…
Appunto: L’INCIAMPO
Avverto la necessità di un collasso del tempo. In questa apertura o crollo, in questa crepa metaforica dello spazio scenico, in un timing apparentemente non giusto, inusuale, che ferma, disorienta la concatenazione degli eventi, si evidenzia, c’è, una preziosa asimmetria. Nel momento in cui una situazione performativa dovrebbe concludersi o prendere una direzione, si insinua un momento ontologicamente in levare. Il senso della scena - la sostanza del tempo, dello spazio, del suono, del corpo, imbrigliati tra loro - si scioglie o non si volge verso alcun lato, non porge alcun dato, non si carica di alcun senso e rimane lì, come vettore contrario o contratto. Una deriva, uno strato percettivo, una sorta di “a parte” corporeo, letteralmente un luogo scovato tra le pieghe della struttura performativa dove infilarsi e prendersi il lusso di una maggiore coincidenza con se stessi. Per allargare la vertigine di senso, mi domando se alla visione di nuovi assetti portata dalla corporeità, il linguaggio normato della scena possa rendersi disponibile, radicalmente. Quale è il fine sensibile ed epico dell’agire? Perimetrarsi nella regola o traghettarsi verso sensorialità conoscitive? Ovviamente non si tratta di andare fuori misura iniquamente, ma di lasciarsi muovere verso una frontiera, un confine e da lì sbirciare, sporgersi prima di cadere.
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Prenotazioni |
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AMBIENTI | Chiara Frigo |
AMBIENTI | MATRIOSKA atelier di Chiara Frigo
15 dicembre, ore 15,00-18,00 - Teatro India Idea Chiara Frigo Musiche Laura Masotto Progetto video Chiara Frigo, Riccardo de Torrebruna Produzione Zebra Cultural Zoo Con il sostegno di Triangolo Scaleno Teatro/Teatri di Vetro
Matrioska nasce nel 2022 durante Trasmissioni, a Tuscania, con l'idea di aprire uno spazio di ricerca che destruttura i dispositivi della performance. Un giardino incolto in cui farsi foresta, lasciar crescere gramigne, lasciar andare ciò che non resiste sapendo che ci crescerà qualcos’altro sopra.
È un evento di durata e questa dilatazione del tempo permette di far affiorare movimenti, memorie, opere video, autobiografie, frammenti di archivio. Matrioska è un “rimettere in azione” ciò che di immateriale nel tempo si è depositato. Non c'è differenza tra lo spazio performativo e il "fuori", non è scandito un inizio e una fine, non c'è una fruizione solo frontale, gli spettatori sono liberi di entrare e uscire dallo spazio e soffermarsi il tempo che ritengono necessario.
Il corpo della performer non si pone in un evento antropocentrico anzi il corpo e la sua presenza stanno in un sistema democratico in cui convivono tutti gli elementi. Matrioska è la celebrazione di un passaggio, quell'evento che caratterizza ogni fase di transizione di un individuo. La Matrioska, nella sua tradizione, è un cerchio magico che si apre con un pezzo chiamato “madre” e si chiude con un pezzo chiamato “seme”.
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Prenotazioni |
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AMBIENTI | Paola Bianchi |
AMBIENTI | ANARCHIVIO FABRICA atelier di Paola Bianchi
16 dicembre, ore 15,30-18,00 - Teatro India Concept Paola Bianchi Con Stefano Murgia Azione Paola Bianchi Suono e video Stefano Murgia FABRICA è sostenuto da Triangolo Scaleno Teatro/Teatri di Vetro, FAA (FR), Caracol Olol Jackson, Teatro Akropolis, Teatro Galli Rimini, Festival Ipercorpo, KOMM TANZ/PASSO NORD Compagnia Abbondanza/Bertoni, Danae Festival, AAMOD - Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico Produzione PinDoc Con il contributo di MIC e Regione Sicilia
Quello legato a FABRICA è un archivio dinamico, performativo, un archivio composto da un insieme di pratiche, difficile da imbrigliare in schemi, in griglie atte alla catalogazione, una raccolta di materiali ibridi con segni molto differenti. È un archivio anacronico, le epoche si mescolano con salti temporali, si tratta di geografia più che di storia. È un archivio anarchico per sua natura, un anarchivio. Un luogo in cui creare la propria strada, il proprio ordine, un luogo solo apparentemente caotico, un luogo de-gerarchizzato.
Se la parola archivio vede la sua nascita grazie alla parola greca archè (antichità, principio, primato ma anche autorità, governo), il processo di trasmissione della danza legato al progetto ELP ne ribalta il senso proprio per la sua natura de-gerarchizzante, per l’apertura a una libera circolazione dei materiali, alla loro condivisione senza legami con l’originale, con il principio.
L’archivio FABRICA non comprende solo immagini ma anche testimonianze reali, parole e corpi, persone in carne e ossa con le quali di volta in volta interagiamo. Il contatto diretto con le persone porta con sé un aspetto non indifferente nella messa in corpo di quelle parole: l’empatia. Il mio corpo si fa mappa sentimentale di quei corpi, di quei racconti.
Ma i sentimenti, le emozioni sono catalogabili? Sono archiviabili? Può il mio corpo diventare archivio di emozioni? O non restano forse sospese tra il pensiero e l’azione? Quale processo di incarnazione mettono in atto?
La coreografia può creare emozioni. Ma un’emozione può creare una coreografia? Forse, ma non nel mio caso, non ne conosco la strada. La coreografia, la forma del corpo, il suo stato, il suo spessore, la sua forza sono elementi concreti. Sono stati reali del corpo. L’emozione batte nel corpo con forme che muovono in direzioni conformi. E il conforme fa a pugni con l’informe.
Che azione compie allora l’emozione? Sconquassa, distrugge l’ordine, sfalda le certezze per aprirsi a un archivio anarchiviabile.
L’emozione avvolge, l’immagine penetra.
L’emozione sparpaglia, l’immagine fissa.
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CALENDARIO |
Scopri il programma della 17esima edizione di Teatri di Vetro Festival!
COMPOSIZIONI | ONDE_CANTIERE NOMADE di Simona Bertozzi
13 dicembre, ore 12,00 - Teatro del Lido di Ostia
AMBIENTI | DIARIO PERFORMATIVO. MATERIALE N POTENZA atelier di Alessandra Cristiani
14 dicembre, ore 15,00-18,00 - Teatro India
AMBIENTI | MATRIOSKA atelier di Chiara Frigo
15 dicembre, ore 15,00-18,00 - Teatro India
AMBIENTI | ANARCHIVIO FABRICA atelier di Paola Bianchi con Stefano Murgia
16 dicembre, ore 15,30-18,00 - Teatro India
OSCILLAZIONI | CANTIERE DRAMMATURGIA
18 dicembre, ore 16,00 - Teatro India
OSCILLAZIONI | IL SUO SPAZIO È L’INTERVALLO di DEHORS/AUDELA
18 dicembre, ore 18,00 - Teatro India
OSCILLAZIONI | FALLEN ANGELS di Michael Incarbone con Erica Bravini
18 dicembre, ore 19,00 - Teatro India
OSCILLAZIONI | TIME IS OUT OF JOINT di Opera Bianco
18 dicembre, ore 20,00 - Teatro India Con audiodescrizione poetica per persone cieche e ipovedenti
OSCILLAZIONI | ALL MY LOOPS FOR YOU di DEHORS/AUDELA
18 dicembre, ore 21,30 - Teatro India
ELETTROSUONI | OTIS - Vertical Tales di Økapi
18 dicembre, ore 22,30 - Teatro India
OSCILLAZIONI | INCONTRO, TIME IS OUT OF JOINT
con Vincenzo Schino, Marta Bichisao e Raimondo Guarino
19 dicembre, ore 16,00 - Teatro India
OSCILLAZIONI | LA VOCE UMANA. TRACCIA 2 di Bartolini/Baronio
19 dicembre, ore 18,00 & 20,00 & 22,00 - Teatro India
OSCILLAZIONI | APTICA di DEHORS/AUDELA
19 dicembre, ore 19,00 - Teatro India
OSCILLAZIONI | LINGUA - da Claude Cahun di Alessandra Cristiani
19 dicembre, ore 21,00 - Teatro India
ELETTROSUONI | SUBLIMATION di Silvia Cignoli
19 dicembre, ore 22,30 - Teatro India
OSCILLAZIONI | NEORALISMO ACCORATO/INTERVISTA di Roberto Corradino con Giulio Sonno
20 dicembre, ore 17,00 - Teatro India
OSCILLAZIONI | ONDE di Simona Bertozzi
20 dicembre, ore 19,00 - Teatro India
OSCILLAZIONI | BRAVE di Paola Bianchi/Valentina Bravetti
20 dicembre, ore 20,00 - Teatro India Con audiodescrizione poetica per persone cieche e ipovedenti
OSCILLAZIONI | ENTERTAINMENT di Menoventi
20 dicembre, ore 21,00 - Teatro India
ELETTROSUONI | ALREADY GONE di Masmas
20 dicembre, ore 22,30 - Teatro India
OSCILLAZIONI | INCONTRO, LA RIBELLIONE DEGLI SPETTATORI con Lorenzo Donati e Gianni Farina
21 dicembre, ore 17,00 - Teatro India
OSCILLAZIONI | FRAGOLINA di Roberto Corradino/Reggimento Carri
21 dicembre, ore 19,00 - Teatro India
OSCILLAZIONI | AUTOBIOGRAFIA di Giovanna Velardi
21 dicembre, ore 20,30 - Teatro India
OSCILLAZIONI | FABRICA 16100 [GENOVA] di Paola Bianchi
21 dicembre, ore 21,30 - Teatro India
OSCILLAZIONI | ÇA IRA OU PAS di Cie MF
21 dicembre, ore 22,30 - Teatro India
OSCILLAZIONI | INCONTRO, IL CUORE ARTICOLARE con Giovanna Velardi e Valeria Vannucci
22 dicembre, ore 17,00 - Teatro India
ELETTROSUONI | LIVE SET di Diacronie duo
22 dicembre, ore 18,00 - Teatro India
OSCILLAZIONI | ÇA IRA di Cie MF
22 dicembre, ore 19,00 - Teatro India
OSCILLAZIONI | SOMEWHERE di Lucia Guarino e Ilenia Romano
22 dicembre, ore 20,00 - Teatro India
OSCILLAZIONI | MATERNITÀ di Fanny & Alexander
22 dicembre, ore 21,00 - Teatro India
OSCILLAZIONI | INCONTRO, MATERNITÀ con Chiara Lagani e Lucrezia Ercolani
22 dicembre, a seguire - Teatro India
ELETTROSUONI | RITRATTI, RUMORI di Ruggero Fornari
22 dicembre, ore 22,30 - Teatro India
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