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T è arrivata alla sedicesima uscita!

Per chi si è iscritto da poco, T è il raccoglitore in formato newsletter che arriva nelle vostre caselle di posta ogni mese per aggiornarvi sulle attività, le opportunità, i progetti artistici, le produzioni e le novità di Triangolo Scaleno Teatro e Teatri di Vetro Festival.

A giugno, la compagnia Opera Bianco muove gli ultimi passi prima del debutto del loro ultimo lavoro al Festival Danza Estate il 19 giugno a Bergamo. Si tratta di PLAYGROUND, un dispositivo coreografico che fa parte del progetto Madrelingua, ricerca sonora e performativa site-specific che attiva processi di coinvolgimento delle comunità in una prospettiva di permeabilità con l’ecosistema.

Siamo felici di essere parte di TEXTURE, piattaforma di incontro e confronto a cura di Altofest a Napoli, tra esperti culturali, programmatori e progettisti che per l’edizione 2022 si svilupperà in due sessioni e due forme di incontro differenti, dal vivo e in remoto, il 15 e il 16 giugno.

Per ultima, ma non meno importante, una notizia in anteprima per voi che leggete.
Nel prossimo numero di T lanceremo le call per i laboratori gratuiti di danza di Trasmissioni, la prima sezione della 16esima edizione di Teatri di Vetro Festival. Per condividere la notizia, vi ricordiamo che per ricevere la nostra newsletter basta cliccare qui e iscriversi, ma per tenervi aggiornatə sulle novità di TDV potete anche seguirci sui nostri canali social, Facebook e Instagram.

Se già ci seguite, sapete che quest’anno si è concluso il primo triennio di VĪVĂ, il progetto di divulgazione della cultura scientifica che nel 2020 si è occupato di intelligenza vegetale, educazione ambientale e conversione ecologica, nel 2021 di convivenza interspecie, superamento del paradigma antropocentrico e antispecismo e nel 2022 di efficienza energetica, sperimentazioni tecnologiche e pratiche partecipate, di sostenibilità teorica, processi conoscitivi decoloniali e nuovi perimetri di definizione dello spazio pubblico, di filosofia della relazionalità nelle sue ricadute sulla materia umana, sulla precarietà del presente e delle conseguenze etiche della singolarità messa in atto dalla spinta desiderante e immaginativa propria dell’umano.

Del resto, VĪVĂ prende il nome da una parola latina vīvă [nominativo neutro plurale, dal latino vivĕre] – ciò che vive.

VĪVĂ è stato un percorso triennale fatto di pensiero e di pratiche, ma ancora di più, di un pensiero-in-pratica che attraverso l’arte, l’osservazione, il gioco e la ricerca, ha intercettato alcuni degli strumenti offerti dalle scoperte scientifiche più recenti, capaci di indirizzare l’agire quotidiano a beneficio dell’ambiente e del paesaggio - materiale e immateriale, naturale e urbano - comune, attraversando tutti i regni della natura. Ringraziamo quindi tutte le persone che l’hanno abitato - artistə, studiosə, professionistə e partecipantə - per aver dato vita insieme a noi a un orizzonte cangiante possibile e per aver vivificato uno spazio di percorsi cognitivi articolati, multidisciplinari e teorici e gli spazi della nostra città.

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Dove vedete il + trovate T PIÙ, la parte di T in cui seguire le notizie che riguardano le residenze degli artisti che sosteniamo e di cui seguiamo il percorso produttivo e i processi creativi legati a Teatri di Vetro Festival e a Triangolo Scaleno Teatro.


Teatri di Vetro Festival è un progetto curatoriale che tramite il confronto con gli artisti indaga le specificità della scena contemporanea per restituirla non più soltanto come opera, ma in una costellazione di eventi paralleli. Un sistema complesso, in cui ogni sezione – Trasmissioni, Elettr@suoni, Composizioni, Oscillazioni – assolve a una funzione specifica, e policentrico in cui Oscillazioni si configura come meta, il fine che “informa” il resto.

PLAYGROUND
Buon lavoro alla compagnia Opera Bianco per la residenza al Festival Danza Estate a Bergamo, in vista del debutto in prima nazionale il 19 giugno del loro PLAYGROUND, già messo in esercizio nel 2020 durante Trasmissioni.

PLAYGROUND è un dispositivo coreografico che fa parte del progetto Madrelingua, ricerca sonora e performativa site-specific che attiva processi di coinvolgimento delle comunità in una prospettiva di permeabilità con l'ecosistema. Una coreografia che si sviluppa nel confronto tra il movimento umano e la complessità di piani e volumi che caratterizzano lo spazio, un paesaggio nel paesaggio. La danza insiste su prospettive e linee di forza del paesaggio e invita lo sguardo dell’osservatore all’apertura e alla lontananza.

19 giugno, ore 19,30 - Festival Danza Estate, Bergamo
Concept, coreografia e regia Marta Bichisao e Vincenzo Schino Con Marta Bichisao, C.L.Grugher, Pablo Tapia Leyton, Luca Piomponi, Simone Scibilia e con un gruppo di persone anziane e un gruppo di bambine e bambini. Produzione PinDoc, OPERA BIANCO Coproduzione Festival Danza Estate, Teatro Stabile dell’Umbria Con il sostegno di Arci/Narni Scalo
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VĪVĂ è un progetto di divulgazione della cultura scientifica con una programmazione interdisciplinare che coinvolge biologia, botanica, antropologia, arti performative, visive, sperimentazione tecnologica, filosofia e pedagogia: una pluralità di competenze rivolte al grande pubblico e agli studiosi, tradotte in conferenze, laboratori per bimbi e ragazzi, visioni, esperienze cognitive e progetti diffusi e partecipati dalla città di Roma.

VIVA VĪVĂ!
VĪVĂ WEBSERIE
È finalmente completa la webserie che ha documentato gli incontri con figure di alto profilo, artisti e ricercatori che hanno rappresentato l’ossatura scientifica di VĪVĂ. La trovate tutta sul nostro canale YouTube, ogni anno accompagnata da una sigla diversa realizzata da Salvatore Insana.

Nel 2020, nell'Aula aperta di Franco Lorenzoni, abbiamo riscoperto il coraggio della curiosità e la fragilità della scoperta: i radicali elementi della cultura infantile, propria dei bambini e compito degli artisti; con Flavio Tarquini, ricercatore di botanica ambientale e applicata presso l’Orto botanico, ci siamo addentrati nell'Ecosistema Roma sotto le fronde dei suoi abitanti più antichi: gli alberi; Giulia Filippi con Essere selva ci ha accompagnato tra le possibilità della percezione sistemica e delle proprietà empatiche delle piante per immaginare un approccio educativo ispirato alla vita vegetale.
Nel 2021, Chiara Vigo, custode dell’arte millenaria del bisso preziosa fibra tessile e straordinario patrimonio gestuale e misterioso che consiste nel lavorare il materiale grezzo per ottenere la "seta del mare", ci ha incantati Camminando sul filo della memoria; Valerio Veneruso nella conferenza Di specie e di spazi, ha affrontato le nuove frontiere dell’eye contact verso un’educazione dell’antispecismo; l'antropologo Stefano Portelli ha ricostruito le tecniche e i rituali che radicano le comunità nello spazio, permettendo di curare i rapporti tra le persone, ma anche tra le persone e il non umano, l’invisibile, l’ignoto, ne La città e gli spiriti.
Nel 2022 abbiamo incontrato Paolo Robazza del Beyond Architecture Group ci ha svelato che quella dei tre porcellini non era solo una favola e ha ricostruito per noi le sue Case di paglia, Francesco Raparelli ha avanzato la visione del Mondo Nuovo in cui siamo immersi non solo come catastrofe, ma come luogo di una verità che può sollecitare movimenti inediti del pensiero nel segno di un essere in relazione, Giulia Grechi ci ha illustrato in Decolonizzare lo spazio pubblico come la questione del patrimonio coloniale sia in questo momento centrale, dal tema controverso delle restituzioni, all’urgenza di decolonizzare spazi e narrazioni.

VĪVĂ PROGETTI SPECIALI
Negli anni alcune sperimentazioni performative e visive, campi di ricerca e indagine artistica, hanno attraversato VĪVĂ tra il web, la Biblioteca Collina della Pace, la scuola Piccola polis e il Teatro del Lido di Ostia.

Nel 2020 abbiamo visto Rhizophora a cura di Davide De Lillis, un cortometraggio che segue undici giovani vietnamiti con disabilità causate dall’agent orange in un intimo e divertente viaggio attraverso una delle loro giornate; osservato Forest Reloaded a cura di Riccardo Guratti che ha fatto emergere un ecosistema di corpi danzanti che, rimodulando una partitura di gesti primi, hanno generato una prassi linguistica dialogando tra il micro e il macrocosmo e Madrelingua a cura della compagnia Opera Bianco, un’immersione a contatto con la natura tra pratiche corporee, pittoriche, di gioco ed esplorazioni vegetali. Nel 2021 abbiamo ospitato il Collettivo Zoographer che ha ridisegnato lo spazio pubblico con l'arrivo della Grande ZooMigrazione, un carosello di animali fantastici che potete vedere qui! Nel 2022 la compagnia Bartolini/Baronio ha dato vita alla nostra guida verde della città, intrecciandola con le suggestioni filosofiche di Gilles Clément in VĪVĂROMA: Un giorno bianco.

VĪVĂLAB
Giardinaggio, disegno, tessitura, lettura, collage, autocostruzione e tecnologie radiofoniche: nel triennio di VĪVĂ si sono avvicendati i più disparati e colorati laboratori per bambini per realizzare la messa in pratica creativa delle conoscenze scientifiche e pedagogiche contemporanee tra la Biblioteca Collina della Pace e Giufà Libreria Caffè.

Nel 2020: Piante da compagnia a cura di Andrea Grassi, Natura vīvă a cura di Laura Riccioli, Vīvă il Mondo! a cura di Stefania Camilli/Vanvere Edizioni. Nel 2021: Il risveglio della Zoocrew a cura del Collettivo Zoographer, Lina e il canto del mare a cura di Laura Riccioli, Tessitori in erba a cura di Roberta Denni, Animali sbagliati a cura di Stefania Camilli/Vanvere Edizioni. Infine, nel 2022: Bombe di semi a cura di Andrea Grassi, Aquiloni a cura di Raffaele Fiorella, Radioweb a cura di Maria Genovese/Radio Frammenti e Vīvă il Mondo! a cura di Stefania Camilli/Vanvere Edizioni.

VĪVĂROMA
La nostra guida verde e partecipata di Roma a cura di Eva Tomei, che ha guidato ogni anno le passeggiate fotografiche per la città, ora è completa. Sfogliate i tre numeri: Ville e Parchi, Immersi nel Terzo Paesaggio e La città che vorrei.

Curiosi di vedere cosa è successo quest'anno?
Date un'occhiata alla VĪVĂ GALLERY!

VĪVĂ è un’iniziativa di divulgazione della cultura scientifica di Triangolo Scaleno Teatro, direzione artistica di Roberta Nicolai. Il progetto, promosso da Roma Culture, è vincitore dell'Avviso Pubblico EUREKA! Roma 2020 – 2021 – 2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
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