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A proposito di numeri...
#nonsolonumeri, certo! Ma anche numeri!
Un discorso che avevamo lasciato in sospeso.
Quali sono i numeri che il Ministero ha cancellato? L’edizione di Teatri di Vetro 2025 avrebbe avuto: 46 spettacoli, 3 coproduzioni, 4 accordi di rete, 26 collaborazioni e convenzioni, 511 giornate lavorative di artisti, tecnici, organizzatori e comunicatori. E tenendo conto che l’edizione 2024 si era conclusa con 46 spettacoli, 450 giornate lavorative, 4 coproduzioni, 3 accordi di rete, 24 collaborazioni e 2.954 spettatori paganti, forse avremmo potuto azzardare di raggiungere i 3500 spettatori nel 2025.
Sappiamo che la Commissione avrebbe dovuto giudicare esclusivamente la qualità artistica ma che lo ha fatto con in mano dei fogli Excel. Quale “numero” il Ministero ha davvero ritenuto troppo basso per poter confermare il sostegno a Teatri di Vetro?
Ci siamo spaccati la testa guardando e riguardando la nostra istanza e forse il numero irricevibile è quello che indica “la spesa al botteghino”, il costo del biglietto. Sì, abbiamo tenuto i biglietti bassi in tutti questi anni perché non ci sono solo percorsi artistici che vanno promossi, ma anche pubblici fragili, per lo più giovani e noi li abbiamo sempre voluti con noi in teatro.
Ammesso che sia andata così – e non ne siamo certi – questo tema rende necessaria una risposta: la programmazione di Teatri di Vetro – Presidio di pratiche e di pensiero sarà accessibile senza alcun costo per il pubblico. Il biglietto ha un costo, ma non vi verrà richiesto: perché la cultura non si misura al botteghino, tanto meno l’arte, meno che meno la ricerca.
Si consiglia la prenotazione scrivendo a promozione@triangoloscalenoteatro.it.
Il biglietto dovrà comunque essere ritirato, ma senza alcun pagamento.
Per sostenerci economicamente, per chi vorrà, sarà attivata prossimamente una campagna di raccolta fondi.
Ora più che mai vi invitiamo a venire in massa: animiamo Presidio come una festa. Nessuno può decidere cosa dobbiamo vedere e cosa no.
Qui potete leggere l'editoriale di Roberta Nicolai.
E ora la parola agli artisti.
Fabiana Iacozzilli/Linda Dalisi, Lucia Guarino, Andrea Cosentino, Celia/Macera, Bartolini/Baronio, Paola Bianchi e Stefano Murgia, Simona Lobefaro e Lorenzo Giansante, Menoventi, Alessandra Cristiani, Carullo-Minasi e Irida Gjergji, Michael Incarbone, Operabianco, Chiara Frigo, Teodora Grano, Spartenza Teatro, Ivan Gasbarrini e il progetto di rete Residenze Digitali con Mara Oscar Cassiani, Benedetta Pigoni e Giammarco Pignatiello, Albert Figurt e Boris Pimenov.
Gli artisti e le artiste che hanno scelto di esserci espongono la parte più fragile e autentica del loro lavoro: processi aperti, diari, tracce, esperimenti. Ogni gesto è un atto di fiducia: condividere ciò che di solito resta nascosto, l’intimità della ricerca, il tempo lungo della creazione.
composizioni | 6 dicembre
In collaborazione con il Teatro del Lido di Ostia
Performance partecipate e pratiche urbane.
Pratica su A Human Song di Chiara Frigo
6 dicembre, dalle 14,00 alle 16,30 - Teatro del Lido di Ostia
È ancora aperta l'opencall per partecipare alla pratica
Le lingue dei muri di Spartenza Teatro
6 dicembre, ore 16,30 - Teatro del Lido di Ostia
La parte scritta/la parte raccontata di Teodora Grano
6 dicembre, ore 17,30 - Teatro del Lido di Ostia
Entract #1 di Ivan Gasbarrini
6 dicembre, ore 18,30 - Teatro del Lido di Ostia
Corpo archivio/Corpo comune incontro con Alessandra Sini, Simona Lobefaro, Lorenzo Giansante, Chiara Frigo, Teodora Grano, Spartenza Teatro e altri ospiti
6 dicembre, ore 19,00 - Teatro del Lido di Ostia
Entract #2 di Ivan Gasbarrini
6 dicembre, ore 20,30 - Teatro del Lido di Ostia
spazio rossellini | 11 e 13 dicembre
In collaborazione con Spazio Rossellini - Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio
Dialogo tra digitale e live.
Open Feedback di Spartenza Teatro
11 dicembre, dalle 15,00 alle 17,00, dalle 17,00 alle 19,00, dalle 19,00 alle 21,00 - Spazio Rossellini
Residenze Digitali incontro con Daniela Cotimbo, Gianluca Del Gobbo, Dalila D'Amico, Nadia Busato, Federica Patti, Marcello Cualbo
13 dicembre, ore 15,00 - Spazio Rossellini
oscillazioni | 16-18 dicembre
Al Teatro India - Teatro di Roma
Il cuore del Presidio: pratiche, pensiero, formati ibridi.
Analisi della bellezza. Teorie con Operabianco
16 dicembre, dalle 17,00 alle 18,30 - Teatro India
È ancora aperta l'opencall per partecipare al laboratorio
OLTRE_dall’altra parte della montagna di Fabiana Iacozzilli/Linda Dalisi
16 dicembre, ore 19,00 - Teatro India
Mechanè - pneuma mod. di Celia/Macera
16 dicembre, ore 20,00 - Teatro India
Contengo moltitudini di Lucia Guarino
16 dicembre, ore 21,00 - Teatro India
Una finestra di Bartolini/Baronio
16 dicembre, ore 21,30 - Teatro India
Pneuma di Ivan Macera
16 dicembre, ore 22,30 - Teatro India
Conversazione con Menoventi
17 dicembre, ore 17,00 - Teatro India
Asja Lacis, la donna che fa parlare la storia di Carullo-Minasi e Irida Gjergji
17 dicembre, ore 18,00 - Teatro India
WERKSTATT pathosmells di Paola Bianchi e Stefano Murgia
17 dicembre, ore 19,00 - Teatro India
Boomerang di Simona Lobefaro e Lorenzo Giansante
17 dicembre, ore 20,00 - Teatro India
Esercizi comici di depensamento comunitario di Andrea Cosentino
17 dicembre, ore 21,00 - Teatro India
EX di Paola Bianchi
17 dicembre, ore 22,00 - Teatro India
Incontro in via di definizione
18 dicembre, ore 17,00 - Teatro India
Analisi della bellezza. Pratiche di Operabianco
18 dicembre, dalle 15,00 alle 18,00 - Teatro India
È ancora aperta l'opencall per partecipare al laboratorio
Tracce_Geynest under gore di Alessandra Cristiani
18 dicembre, ore 19,00 - Teatro India
Draunara di Michael Incarbone
18 dicembre, ore 20,00 & ore 22,30 - Teatro India
Veglia di Menoventi
18 dicembre, ore 21,00 - Teatro India
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manuale per le spettatrici e gli spettatori |
Suggerimenti per la costruzione di un kit fatto di pensieri, attitudini e posture.
Prenditi cura del tuo sguardo: l’arte è un talento da coltivare non solo per chi la fa, anche per chi ne fruisce. Accogli la complessità: troverai tracce, diari e frammenti che raccontano il tempo lungo della creazione. Sospendi il giudizio, gesto sbrigativo e spesso ingannevole. Pulisci la tua tela da tutti i luoghi comuni che la affollano. Considera la tua presenza come un atto politico, un gesto che difende la libertà della ricerca e la tua libertà di decidere cosa vedere.
Porta con te tutta la tua curiosità e il tuo desiderio: entra negli spazi come in un laboratorio aperto, pronto al dialogo e allo scambio. Concediti tempo lento, perché il Presidio non si attraversa in fretta: ogni pratica è un invito a sostare, a seguire più momenti, a lasciarti sorprendere.
Ascolta il tuo corpo: gli artisti ti chiedono di guardare a volte da vicino, a volte da lontano, di cogliere un istante, o rallentare il battito. Alcune pratiche ti inviteranno a partecipare, non solo a osservare. Cerca le domande, non le risposte. Ascolta e prendi parola.
Portati a casa parole, immagini, frammenti, pensieri.
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Attraversa il Presidio |
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nomination premio ubu |
Nei giorni in cui rivendichiamo con più forza il tempo denso della creazione contro la velocità produttiva e in cui scegliamo ancora una volta la strada dell’esposizione artistica radicale, a vantaggio degli artisti e delle artiste, ma anche e soprattutto degli spettatori e delle spettatrici, riceviamo la notizia dall'Associazione Ubu per Franco Quadri di essere tra i finalisti per il premio Ubu nella sezione Premi speciali.
In risposta a questo riconoscimento da parte della comunità teatrale, la promessa è di difendere ciò che ci è più caro, nonostante tutto: la ricerca, la ricerca, la ricerca.
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