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Il team di T via dà il bentornato,
e lo fa con lo speciale su Trasmissioni!

Dal 19 al 24 settembre a Tuscania (VT) si terrà la prima sezione della 16esima edizione di Teatri di Vetro Festival che pone al centro il tema della trasmissione in danza. Come ogni anno dal 2017, Trasmissioni presenta coreografə molto diversə sul piano estetico, poetico e metodologico offrendo una panoramica ampia e differenziata dei linguaggi coreografici contemporanei.

Per l’edizione del 2022, l’orizzonte di pratiche si focalizza sull’analisi e la costruzione di depositi e archivi corporei e sulla loro riattualizzazione attraverso la creazione in scena, proponendo l’osservazione delle sessioni di lavoro di Simona Bertozzi, Giovanna Velardi, Chiara Frigo e il collettivo Dehors/Audela formato da Elisa Turco LiveriSalvatore Insana: artiste e artisti che si differenziano per il pensiero sul corpo performativo, la relazione che ognuno di loro ha creato nel tempo e intrattiene con il tema del trasmettere le proprie pratiche di movimento e i propri immaginari, per le modalità e gli obiettivi di tale trasmissione originati da ricerche e linguaggi scenici personali.

In una residenza di cinque giorni, ogni nucleo artistico lavorerà intensivamente negli spazi messi a disposizione dal progetto: Simona Bertozzi con PROSSIMITÀ e Giovanna Velardi con 15 MINUTI DOPO, condurranno ognuna un laboratorio con una classe di allievi (le opencall sono aperte ancora fino al 9 settembre e le potete trovare qui e qui); il collettivo Dehors/Audela con il progetto IL SUO SPAZIO È L'INTERVALLO attiverà una rilettura dei processi creativi tesa alla costruzione di un archivio condiviso e orizzontale, Chiara Frigo nell’ambito del progetto MATRIOSKA condurrà un laboratorio/indagine a cui sono chiamati a prendere parte i cittadini di Tuscania a partire da archivi della memoria individuale e collettiva.

Il 23 e il 24 settembre le sessioni di ricerca saranno aperte a osservatori esterni, addetti ai lavori e pubblico: scorrete T per sfogliare il programma!

Accanto agli sharing della trasmissione, in cui ogni coreografo mostrerà il lavoro svolto e argomenterà per gli spettatori le proprie matrici di ricerca e le proprie metodologie, verrà proposta la visione di momenti performativi che vedono in scena gli artisti nel ruolo di danzatori/creatori, aprendo la possibilità di osservare sia il piano pre-performativo che quello performativo di ogni progetto artistico. In una tavola rotonda, prevista il 24 settembre, artisti, curatori, studiosi e spettatori condivideranno riflessioni sui processi osservati.

"Il corpo è un archivio fluido e irrequieto, un archivio alterato pieno di bisbigli, mai del tutto comprensibili. A partire dal corpo, Prossimità, 15 minuti dopo, Matrioska, Il suo spazio è l’intervallo e Welt (mondo), annunciano un atto di decentramento, un’inquadratura esplosa e prismatica. Indagano lo spostamento del confine, la caduta in un dentro potenzialmente senza fine. Sono un prima, un dopo, una fessura nel tempo e nello spazio. Nel loro insieme ricompongono un mondo con molti centri e nessuna periferia. Negli anni Trasmissioni ha programmato azioni site-specific, dispositivi ibridi tra danza e parola, incontri interdisciplinari, scambi di pratiche artistiche, stage e performance, dando ad ogni singolo atterraggio scenico la dignità di gesto performativo. Oggetti non nominabili del tutto, zone dell’enigma che è la scena, articolate intorno a un’asse centrale, una consegna che genera una struttura dalla natura porosa e che apre i propri margini per rendere possibili strategie di sconfinamenti inaspettati. Così anno dopo anno gli oggetti non solo hanno avuto la forza di districarsi dalla cornice, ma hanno prodotto un eccesso che ha emancipato il concetto di trasmissione, quello di coreografia e quello di spettacolo evidenziando il loro carattere di eccedenza. Un estraniamento poetico di cui abbiamo bisogno." (Roberta Nicolai)

Scoprite il PROGRAMMA COMPLETO
Vi aspettiamo a Tuscania!

Trasmissioni, prima sessione di Teatri di Vetro, festival delle arti sceniche contemporanee 16^ edizione - direzione artistica Roberta Nicolai - è realizzato grazie al sostegno del MIC, della Regione Lazio, del Comune di Tuscania, della Fondazione Carivit che concede un proprio contributo, in collaborazione con Periferie artistiche/Vera Stasi, Twain, La Lupa e in partnership con ATCL, Ventichiavi teatro, Tuscania Arte e il festival Quartieri dell’Arte.


© Chiara Bruni

CALENDARIO
PROSSIMITÀ a cura Simona Bertozzi affonda nella dimensione della prossimità come stato di presenza. "Ogni postura che adottiamo si costruisce su una provenienza e una proiezione. Ci collochiamo nello spazio sospeso di vettori contrapposti e in quel volume d’aria tessiamo inter-connessioni, ci strutturiamo e disarticoliamo, sfrangiamo i confini anatomici”.

23 settembre, ore 15,30
A cura di Simona Bertozzi Con i partecipant* del laboratorio

MATRIOSKA LAB di Chiara Frigo apre uno spazio di ricerca che attraversa i temi della memoria e dell’archivio e che verrà sviluppato grazie all’incontro con la comunità locale. Queste tematiche la vedono da tempo impegnata nel percorso di Miss Lala al Circo Fernando, in cui la pratica "ha un seme creativo che contiene i geni della nostra memoria, i tasselli di una Storia che rischiamo di perdere".

23 settembre, ore 16,30
Concept e performance Chiara Frigo

IL SUO SPAZIO È L’INTERVALLO del collettivo Dehors/Audela è una lecture-performance che si innesta nel progetto “Aporie”. “Il luogo delle passioni è l’interruzione, il suo spazio è l’intervallo e all’interno di esso l’evento è procrastinato e diviene quanto meno incerto. Arresto improvviso tra due movimenti. Ci si installa tra gli spazi di indecisione e quel che sopravvive ai ritagli, nel ritaglio, generando immagini cariche di tempo fin quasi a scoppiare”.

23 settembre, ore 17,30
Di e con Salvatore Insana, Elisa Turco Liveri

15 MINUTI DOPO di Giovanna Velardi è una riflessione agita sulle modalità in cui il corpo si relaziona con lo spazio ed il tempo, l’immobilità e la mobilità. Lo spazio diventa luogo vissuto, che proprio in quanto vissuto non può che essere artificioso e complesso. Come delineare la presenza piena ed abitata da personaggi che vivono l’attesa e che devono rapportarsi con l’urgenza del fare o con la pienezza dell’aspettare?

23 settembre, ore 18,30
A cura di e con Giovanna Velardi Con i partecipant* del laboratorio

IL SUO SPAZIO È L’INTERVALLO di Dehors/Audela immagina un secondo dispositivo di lecture-performance legata ad “Aporie”, ricerca nata da una riflessione sulla condizione psico-fisica dell’esitazione che interroga il processo compositivo di corpi in movimento. “Nel tentativo di ripercorre la traiettoria di un percorso creativo frastagliato, dilatato e costantemente immerso nella precarietà fluida che ci sostanzia e che non vede punti d’arrivo, ma si articola in svolte, concrezioni, riduzioni, adattamenti e ricollocazioni, decidiamo di affidarci alla catalogazione. Presentiamo un glossario espanso, un archivio di materiali eterogenei: immagini, parole, suoni, pratiche, oggetti”.

24 settembre, ore 11,00
Di e con Salvatore Insana, Elisa Turco Liveri

WELT Annotazioni e azione performativa è un’azione performativa in forma di assolo in cui Simona Bertozzi presenta tre brevi sezioni di materiale: letture, keywords e task di movimento che rappresentano fasi di ricerca, documentazione e studio ancora in itinere relativi a progetti coreografici, di trasmissione e formazione, di dialogo e approfondimento teorico.

24 settembre, ore 12,00
Di e con Simona Bertozzi

MATRIOSKA di Chiara Frigo presenta il passaggio performativo della propria ricerca in cui c’è un ritorno al corpo, alla materia, al movimento: quel “rimettere in azione” ciò che di immateriale si è depositato. La matrioska, nella sua tradizione, è un cerchio magico che si apre con un pezzo chiamato “madre” e si chiude con un pezzo chiamato “seme”.

24 settembre, ore 15,00
Concept e performance Chiara Frigo

15 MINUTI DOPO è il momento performativo offerto da Giovanna Velardi. “Volano senza ali, non hanno costrizioni, sono come gli uccelli, vedono oltre, danno suggerimenti. Fanno il salto ad ostacoli. Si aggrappano dondolando gli uni con gli altri, si lasciano cadere per recuperare, si iniettano volgarità per dissimulare il presente, hanno un forte istinto di conservazione. Cantano per mettere in musica la loro vita. Sanno che il tempo non dura tutto il tempo.”

24 settembre, ore 16,00
Concept Giovanna Velardi

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SOCIÉTÉ ANONYME [FABRICA 57770]
SOCIÉTÉ ANONYME [FABRICA 57770] è il primo approdo di FABRICA, progetto di Paola Bianchi che debutterà in prima assoluta al Festival Des Antipodes FAA a Bataville Moussey in Francia.

SOCIÉTÉ ANONYME [FABRICA 57770] è un’indagine sui corpi del lavoro, un’impresa ambiziosa e in qualche modo sterminata. Dai lavori propriamente fisici a quelli intellettuali, dai lavori odiati a quelli amati, dai lavori salariati ai lavori a rischio economico personale, le tipologie sono infinite così come le reazioni a tali tipologie. Una cosa però accomuna tutti i tipi di lavoro: il corpo, sia esso pressoché immobile o in continuo movimento. Il corpo agisce e subisce, il corpo esiste e difficilmente resiste, il corpo si trasforma. Ed è proprio quella trasformazione il punto centrale dell’indagine. I gesti reiterati per anni si insinuano tra le pieghe dei muscoli, dei tendini, delle ossa, il lavoro marchia anima e corpo di un’intera vita. Il capitale modifica il corpo con il lavoro, lo educa, lo disciplina secondo una logica di asservimento al capitale stesso.

10 settembre, ore 17,30 - Festival Des Antipodes - FAA Bataville Moussey, Francia
SOCIÉTÉ ANONYME [FABRICA 57770] è parte del progetto ELP | CORPI DEL LAVORO
Coreografia e danza Paola Bianchi Audiovisual design Stefano Murgia Collaborazione artistica Roberta Nicolai Costumi PianoB Residenze artistiche FAA Bataville-Moussey (FR), Teatro Galli (Rimini) Con il supporto di KOMM TANZ/PASSO NORD Progetto residenze Compagnia Abbondanza/Bertoni Produzione PinDoc Coproduzione Teatri di Vetro Con il contributo di MiC e Regione Sicilia
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L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE
Roberta Nicolai, direzione artistica di Teatri di Vetro Festival, è stata invitata a partecipare al progetto di residenze per curatrici e curatori L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE | Il valore delle relazioni, a cura di Fabio Biondi, Edoardo Donatini, Settimio Pisano.

"In percorsi costellati da continui interrogativi e rapidi spostamenti di senso, crediamo che le curatrici e i curatori siano coloro che· muovendosi all’interno delle relazioni fra artisti, pubblico e istituzioni si assumono la responsabilità autoriale di accudire un progetto dal principio alla fine, nelle infinite variabili che abitano le culture dei progetti, compresi i sani imprevisti e il diritto all’errore, il riposizionamento delle pratiche e dei sentimenti per scombinare i contenuti e le forme dell’agire umano, insieme.
Sentiamo l’esigenza di indagare per comprendere meglio il significato e le nuove funzioni della curatrice e del curatore per le arti sceniche e performative, colmare le nostre lacune, confrontarci con i ricercatori che hanno già avviato una riflessione nazionale e internazionale."

Buon lavoro!

27-28 settembre - Primavera dei Teatri, Catanzaro
A cura di Fabio Biondi - Teatro Metastasio / Contemporanea Festival, Settimio Pisano - Festival Primavera dei Teatri, Edoardo Donatini - L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino / Centro di Residenza Emilia-Romagna In dialogo critico con Lorenzo Donati, Roberta Ferraresi, Maddalena Giovannelli
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